Il sodalizio con SOUNDTRACK Records

Il 2023 è stato un anno particolare per Tony: dopo tanti anni vissuti come produttore indipendente dei propri lavori discografici e come conduttore di numerose attività a sostegno degli artisti emergenti, tra le quali è importante ricordare quello straordinario vivaio di musicisti che hanno sempre rappresentato i Laboratori di formazione musicale da lui tenuti dal 2000, esce il primo dei due lavori discografici frutto della collaborazione con la nascente SOUNDTRACK Records.

È l’inizio di un percorso che ha avuto una lunga fase di confronto e progettazione con Massimo Pontoriero, “un amico di vecchia data” racconta Tony, “con il quale c’è sempre stata una sintonia, un sentire comune riguardo a diversi aspetti del difficile mestiere del musicista, ma anche dell’importanza di fare musica che possa esistere al di là dei meri interessi di mercato, cercando di proteggere anche le nuove generazioni di musicisti, magari offrendo loro un supporto a progetti originali più coraggiosi e sinceri.

E aggiunge: “Con Massimo ci siamo capiti da sempre. È stato quindi piuttosto naturale, ad un certo punto, pensare di lavorare insieme su dei progetti discografici e dare un mio contributo a questo bel progetto di SOUNDTRACK Records”.

 

 

Abbiamo creato SOUNDTRACK Records”, racconta Massimo, “per dare agli Artisti indipendenti un supporto: amministrativo, legale, organizzativo e di marketing, garantendo al tempo stesso equità e trasparenza…

In un mondo così complicato, vogliamo evitare che gli Artisti sprechino il loro tempo in burocrazia, trascurando la loro vera natura: fare Musica, fare Arte.

La nostra idea è sostenere progetti di Verità: Se un Artista ci propone opere sincere, quale che sia il genere, noi siamo interessati.

Siamo partiti da Tony Carnevale perché il nostro è stato un incontro ideale:

  • Prima di tutto, la sua musica. Oltre che essere “Vera”, è quanto di più vicino io potessi trovare alle mie passioni: le radici Sinfoniche, il Rock e soprattutto la musica Progressiva, che noi intendiamo come visione aperta ad ogni influenza ed evoluzione.
  • Poi ho trovato una persona. Scrupoloso, onesto e profondamente dedito alla missione artistica. Con lui condivido l’attenzione ai dettagli, da quelli filosofici a quelli gestionali, passando per ogni rifinitura produttiva.
  • Infine, c’è la filosofia che ci accomuna, una visione che abbraccia un impegno assoluto ma popolare e un’aspirazione indirizzata all’essenza espressiva piuttosto che alla forma fine a se stessa.

 

Tutto questo, si ritrova anche nello spirito di Tu Che Mi Puoi Capire, un lavoro che a mio avviso sublima la storia dell’Artista. Come in un portale spazio-temporale, Tony raccoglie e racchiude dietro di sé le proprie radici, per aprirsi ad un nuovo futuro…

E’ un’opera necessariamente solistica, per potersi predisporre a nuovi incontri.

Primo tra tutti l’incontro con i suoi fedeli ascoltatori, coloro che, come me, possono capire.

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16/04/2023 – Tu Che Mi Puoi Capire

Tony Carnevale ha aperto la via: la strada, ancora incerta ed assai impervia, della ricerca di una “terza via” tra rock e musica sinfonica è stata tracciata, la sfida è aperta

(Roberto Biasco – Left, luglio 2023)

 

Je me dis qu’il est peut être temps que le monde du rock progressif se rende enfin compte de ce que cet immense musicien italien apporte discrètement à ce courant musical depuis maintenant plus de trente ans.

(Louis de Ny – Le petit monde du Rock Progresif Italien, maggio 2023)

Il 21 aprile 2023, è uscito l’album “Tu Che Mi Puoi Capire – Immagini Per Pianoforte e Orchestra“ (SDK-TC1-2022-001), nono lavoro inedito di Tony Carnevale, in Vinile con CD omaggio incluso.

 

 

 

 

“Si tratta di un disco particolare, dove il movimento espressivo di fondo è legato alle separazioni, sia quelle da rapporti “dissonanti”, che quelle legate ad eventi naturali, ed alle conseguenti memorie che si posano nel profondo a seguito di tali separazioni. È un disco con tante dediche, scritte nel retro di copertina, alcune a persone che non ci sono più, altre a persone dalle quali ci si è separati ma delle quali si conserva una memoria affettiva e indelebile. È quindi anche un lavoro di ricreazione di tali memorie; da qui, anche la scelta del vinile, per ricreare, appunto, anche quei momenti magici in cui, da adolescenti degli anni 70, ci si metteva in fila davanti ai negozi di dischi perché era uscito un disco nuovo. Poi magari se ne comprava uno solo, e si correva a casa di chi aveva “lo stereo” migliore, per ascoltare insieme. “

(Tony Carnevale)

 

Proprio questo “ascoltare insieme”, che è stato uno degli elementi formativi dell’autore, e che lo ha portato addirittura a costruire, su questa esperienza di ascolto collettivo, uno dei punti cardine dei Laboratori di Musica Originale – che vantano il prestigioso patrocinio della SIAE e il sostegno dell’IMAIE – che dirige ormai da ventitré anni, ci ha spinti a presentare il nuovo lavoro di Tony Il 16 aprile 2023, con uno speciale evento di ascolto collettivo al Teatro Basilica di Roma: un’esperienza emotiva fortissima, una risonanza di emozioni, il calore degli incontri che rimarranno a lungo nei cuori di tutti i presenti nella sala gremita.

“Questo approccio alla musica, più legato all’ascolto, rappresenta una visione più acuta e coraggiosa, in un momento storico nel quale la visione tende a prevalere, a causa della priorità che ha acquisito l’attività performativa a discapito del senso profondo dei suoni: troppo spesso le persone vanno a “vedere” un concerto, più che a “sentire”, nel senso più profondo del termine.

Forse è proprio questo il momento di proporre una riconquista dell’ascoltare insieme, di vivere un’esperienza collettiva di reazioni emozionali, di scambio “a caldo” di sensazioni, di vissuto affettivo.” 

E magari, quando possibile, farci raccontare il senso del lavoro dall’autore, il suo vissuto personale ed affettivo, le memorie, gli aneddoti, la verità sui suoni che ha scelto per stabilire una relazione emozionale con altri esseri umani.

“Sentire” insieme.”

(Tony Carnevale)

 

Figlio dell’esperienza emotiva, a fare da spartiacque tra le radici della storia musicale dell’Artista e la via che lo porterà verso obiettivi futuri, un omaggio a Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco: una versione sinfonica del già noto brano La vita che grida, pubblicato in origine nell’omonimo album del 1995.

Qui, la forma di mini Suite per violoncello solo, pianoforte, orchestra e band, è l’occasione per costruire un tributo agli amici, ai “miti” di un tempo, come ben illustrato dal video che sul brano è stato realizzato:

 

 

IL TESTO:

 

Sbatte nei perché questa vita che grida – e un colpo è una ferita

Spalle contro il muro guarda dritto a te – non perdere la sfida

Quanto durerà quella linea infinita – che ti confonde il volo

Segui quella scia di un airone che migra

Che cerca quello che non ha

la terra che non ha

racconterà di sè a un cielo che già sa

che un altro giorno verrà.

Portala con te questa vita che grida  – che cerca un’altra riva 

Che non cede mai a una notte sbagliata – ma ha il sole tra le dita

Sole che verrà a incendiarti la vita – con tutto il suo calore

Donna che sarà un vita che grida

E come un’onda crescerà

e mare si farà

racconterà di te

di un uomo che già sa

che un altro giorno verrà

che un altro giorno verrà

in questa vita che grida, che grida, che grida..

Portala con te questa vita che grida.

 

”Tutta la musica di Tony Carnevale è metafora della vita. Tutto è “vita che grida” attorno a Tony, come una sorta di animismo, accomunando spiritualità e realtà, non in maniera trascendente ma attraverso l’identificazione tra spirito e materia.”

(Pas Pas Scarpato – Prog e dintorni, giugno 2023)

“Il sottotitolo si lega a tutta una ricerca personale che vuole proporre la musica come “esperienza psichica”, il “suono”, come immagine psichica: quando si sogna e si formano le immagini dal nostro non cosciente, si “sentono” suoni senza che ci sia la percezione fisica. Questo vuol dire che il “suono”, a livello mentale, è un’immagine. E poi c’è la “risonanza”, la reazione creativa di chi ascolta, che crea una nuova “immagine” dentro di sé, un vissuto psichico, stimolato dai suoni, da un’altra creatività umana.

Tu Che Mi Puoi Capire, …ascolta”.

(Tony Carnevale)

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III Movimento - Extended Version

 

Il 2 gennaio 2023, esce “III Movimento – A Dance Opera For Symphonic-Rock Orchestra – Extended Version“ (SDK-TC1-2022-002), nuova edizione del terzo disco di Tony Carnevale del 1999, estesa e rimasterizzata analogicamente.

 

Ricreare.

Questa sembra essere la parola più adatta per descrivere questa nuova edizione di III Movimento.

Riportare nel presente la memoria di quei momenti creativi e di rapporto.

La prima edizione, pubblicata nel 1999, era nata dall’esigenza di completare un percorso iniziato con Risonanze e proseguito con La vita che grida; a quei primi lavori si erano infatti aggiunte delle esperienze, in particolare l’entusiasmante rapporto con i musicisti che avevano partecipato al TC Open Project, con i quali abbiamo fatto diversi concerti.

 

Poi c’è stato l’incontro con la coreografa Elisabetta Melchiorri, che mi ha stimolato una ricerca sul rapporto tra il movimento invisibile dei suoni e quello visibile dei corpi, ambedue mossi dall’invisibile movimento del pensiero creativo umano. Questo mi ha portato a lavorare su un progetto nel quale musica e danza si fondono in una nuova immagine espressiva, non essendo l’una supporto dell’altra, ma ambedue orientate ad esprimere insieme il frutto di tale incontro e fusione: III Movimento, appunto, a Dance Opera for Symphonic-Rock Orchestra.

La vecchia edizione era uscita in un cofanetto triplo che conteneva i primi due CD, poiché molte delle musiche utilizzate per l’Opera coreografica erano già state pubblicate in quei lavori; Il Cammino e Incompiuta I° Parte, invece, non erano mai state completate come produzioni: si trattava quindi di “provini”, pubblicati proprio perché il lavoro coreografico era stato sviluppato su di essi, al punto tale da non poterli più pensare in una forma diversa da quella.

 

 

 

 

Dal punto di vista della critica musicale, il lavoro si posizionava nell’alveo del Sinfonismo Moderno e del Rock Sinfonico, anche se, valutandolo con la consapevolezza di oggi, forse già allora rappresentava una sorta di cross over tra il senso progressivo di certa musica, e le sonorità dell’orchestra sinfonica, tanto da poterlo definire Cross Prog.

Il senso di questo discorso è ancora più evidente nell’elaborazione dei Quadri di un’esposizione di Musorgskij, già elaborata da Ravel in versione orchestrale e dagli ELP in versione Prog. La versione proposta in questo CD è diversa, in quanto utilizza l’originale materiale pianistico per costruire flussi diversi e sonorità ritmico-sinfoniche, ricomponendo in una nuova forma e struttura quanto creato dal musicista russo. L’intento poetico è di rendere chiaro che la musica è musica, cioè linguaggio espressivo rappresentativo dell’essere umano, linguaggio non razionale, che va al di là di ogni genere ed epoca: ciò che cambia sono solo le forme rappresentative, i codici linguistici.

 

L’Opera coreografica è stata poi rappresentata a livello internazionale (anche al Teatro dell’Opera de Il Cairo e al Teatro Olimpico di Roma), e su di essa è stata persino realizzata una ricerca universitaria, a cura della dottoressa Daniela Cerrone, che ha indagato quel particolare rapporto tra musicista e coreografa nel quale il maschile ed il femminile creano stimoli particolari e si fondono in una sinergia espressiva altrimenti non ipotizzabile.

Diversità che produce unicità.

 

 

Ricreare quindi quei momenti, dando autonomia a questo CD con l’aggiunta della seconda parte di Incompiuta, che completa il senso di questo lavoro. I suoni di allora hanno visto la possibilità di “rinascere” a nuova vita grazie alla rimasterizzazione analogica: forse in questo c’è la metafora del tornare a fare il musicista dopo una lunga parentesi, nella quale mi sono occupato di formare altri artisti e formatori. Tutto ciò è stato possibile anche grazie ad un nuovo rapporto, quello iniziato con Massimo Pontoriero della SOUNDTRACK Records, che mi ha dato nuovi stimoli a creare e realizzare utilizzando quel linguaggio che mi ha sempre affascinato più di ogni altro: i suoni invisibili del profondo dell’essere umano, quei suoni che, quando trovano concretezza e corpo nei suoni materiali, possiamo definire musica.

(Tony Carnevale)

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