Recensione “III Movimento” – Prog & Dintorni

 

Tony Carnevale: la musica totale.

28/02/2023

“Definire la musica di Tony Carnevale “new prog” è altamente riduttivo e sminuisce la grande produzione di questo musicista. Da sempre le etichette tendono a svilire, in virtù di una pronta sintesi, arti ed artisti. Non ho mai aderito a questa sorta di pensiero debole e per questo motivo accolgo con grande favore la Extended Version di “III Movimento – A Dance Opera of Symphonic-Rock Orchestra” di questo artista, senza “etichette”. In realtà, questo doppio album, uscito in prima edizione nel 1999, era già stato apprezzato negli ambienti della musica di livello. Oggi è disponibile un “nuovo” album che è frutto di un ripensamento su quella musica, su quei semi già sparsi, invece di un approfondimento più marcato del rapporto tra musica e danza, tema sempre ben presente in certi ambiti progressive caro a Tony.
 
E’ emozionante parlarne e scriverne perché l’arte di Tony Carnevale mi ha sempre coinvolto emotivamente. I suoi riferimenti sono forme anche dei miei pensieri per cui, ad ogni ascolto mi sento sempre come un viandante che si prepara ad un nuovo viaggio.
 
Cosa sarebbe la musica se non offrisse un viaggio? Assai poco.
La nuova edizione, dicevo, è stata totalmente rimasterizzata in maniera analogica dalle bobine originali. In più vi troviamo le “aggiunte di completamento” come per “Incompiuta”. Tutto ciò è stato reso possibile anche grazie ad un nuovo apporto artistico e tecnologico, per opera di Massimo Pontoriero della SOUNDTRACK Records, il quale ha offerto al musicista nuovi stimoli a creare, ricreare e realizzare al fin di utilizzare quel linguaggio che lo ha sempre affascinato più di ogni altro: i suoni invisibili del profondo dell’essere umano, i suoni della concretezza, corpus di ciò che si può definire “musica”. E di musica si tratta, musica in movimento, musica che si espande, musica che danza, in una dimensione dinamica leggera e mai pedante: sintesi dell’equilibrio che ha perennemente contraddistinto le produzioni di Carnevale.
 
Tra i brani che sottolineo, “ Danza Sul Vulcano” ( per ovvi motivi, dato che sono vesuviano ) e “Quadri Per Una Esposizione”, il quale, pur partendo da Mussorgskji, trova una sua originalità senza scomodare Pictures At An Exibition di ELP, pubblicata nel 1971. E’ una versione diversa, in quanto pur utilizzando l’originale materiale pianistico per costruire flussi differenti e sonorità ritmico-sinfoniche, sono aggiunte nuove forme strutturali a quanto già creato dal grande musicista russo.
 
L’intento poetico di tutta l’opera, in conclusione, è quello di rendere chiaro che la Musica è musica, ossia linguaggio espressivo rappresentativo dell’essere umano, linguaggio non razionale, che va al di là di ogni genere ed epoca: ciò che cambiano sono solo le forme rappresentative, i codici linguistici.
 
Aggiungo che questa musica rimanda ad altri tipi di arte che vanno dalla già citata danza, alla pura coreografia teatrale, alla pittura e alle nuove espressioni visive come light-art o body-art.
Non mi dilungo oltre. Ci sarebbe ancora molto da dire e da chiarire, allora è meglio passare direttamente all’ascolto perché, come ricordava il sommo Frank Zappa, “scrivere di musica è come danzare di architettura”.
 
 
 

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