Una Bellezza Che Non Lascia Scampo – 2002

2002
Tony Carnevale
DGP ENTERTAINMENT Records
DGPCD002
Producer: Tony Carnevale

Tracklist

1. Risveglio (01:14)
2. Una Bellezza Che Non Lascia Scampo (04:26)
3. La Festa (03:30)
4. Tamburi (03:13)
5. Dormienti (01:38)
6. Un’Idea (01:55)
7. Carezza Invisibile (02:36)
8. Malessere (01:20)
9. Frammentazione (01:34)
10. Via Dal Nulla (01:30)
11. Sola (01:06)
12. Più Vicini (00:40)
13. Una Bellezza Che Non Lascia Scampo –Echi Del Tempo (00:53)
14. Il Freddo Sognato (02:38)
15. Come Sempre (01:00)
16. Incertezza (01:23)
17. Non Posso (02:19)
18. Amore  Psiche (01:41)
19. Ballo Rosso (02:37)
20. Indefinito (02:15)
21. Diverso Dimenticato (05:24)

 

Quarta pubblicazione di Tony Carnevale, costituisce la colonna sonora dell’omonimo film di Francesca Pirani.

 

Risveglio di una donna, da un sonno senza immagini.

Torna il rapporto cosciente con la realtà: le prove del concerto, in quello strano ambiente, sembrano paradossalmente un sogno, una bellezza che non lascia scampo, qualcosa che mette in crisi.

Via, allora, nel vortice della festa, dove il movimento è illusorio: un tentativo di vivere il corpo, tamburi che riecheggiano un essere primitivo.

Gli altri, nella loro normalità, sembrano tutti dormienti. Di fronte al pianoforte affiora un’idea, l’ipotesi di una rappresentazione che materializzi una fantasia inconscia; poi l’incontro diretto con un uomo diverso, che le regala l’attenzione e l’interesse, attraverso i suoni sviluppa quell’idea e la ripropone come una carezza invisibile, fantasia umana su fantasia umana.

Ed è di nuovo crisi: tornare subito al certo, al conosciuto, all’uomo di sempre, sempre uguale, sempre indifferente: ed emerge il malessere di un rapporto vuoto che, non affrontato e risolto, porta alla frammentazione interna.

Poi, inizia ad affiorare il rifiuto, forse l’idea che si può, che è possibile andare via dal nulla, anche se ciò significa ritrovarsi sola.

Quindi la ricerca del nuovo, di quell’uomo diverso che ha messo in crisi la sua rassegnazione, provare a stare più vicini: ma non è ancora in grado di affrontarlo e finisce a vagare in un borgo, dove echi senza tempo tormentano il pensiero.

E torna il freddo sognato, la morte di qualcuno senza nessuna morte materiale: tutto torna come sempre, la stessa indifferenza, lo stesso vuoto, lo stesso pianoforte, lo stesso pezzo di musica, quell’idea mai sviluppata.

Poi, finalmente, un movimento, anche se con incertezza, l’unica via di scampo, affrontare il rapporto con il diverso da se.

Di nuovo, però, un fallimento: il non posso interno.

E l’uomo, il diverso, le dichiara il suo amore senza dire una parola, le offre la possibilità di rappresentare qualcosa che ricorda l’immagine di Amore e Psiche.

Ed il movimento, finalmente guidato da un’immagine interna ritrovata, si trasforma in un ballo rosso.

Poi il ricordo, indefinito, che ripropone un nuovo movimento, una nuova ricerca verso lo sconosciuto, o forse verso un diverso dimenticato.

(Tony Carnevale)

 

C’è una domanda in ognuno di noi che cerca voce e chiede una risposta da qualcuno o da qualcosa.Così profonda e nascosta da non diventare mai chiara alla mente.

Si muove col movimento del corpo, affiora nel sorriso o nello sguardo.

Forse solo un uomo innamorato o un artista può percepirla e trovare il linguaggio, la forma, per rispondere e dar voce a quel desiderio muto senza violentarlo con linee e suoni troppo netti.

Le immagini del regista, quelle del musicista: una corsa incalzante dell’uno verso l’altro, accanto all’altro, a volte contro l’altro.

La domanda trova nei suoni la risposta: contrappunto, archi, fiati, voce umana. Il compositore ha colto in quelle immagini un movimento

di affetti e li ha modulati in suoni, o invece le immagini chiedevano una musica come il corpo cerca una carezza come lo sguardo chiama a se gli occhi di qualcun altro.

Cogliere il movimento che è sotto l’immagine, l’invisibile che il colore, il ritmo, lo spazio, i volti cercano di raccontare.

Volevo la mia musica, ma non sapevo quale fosse; il suono interno

che accompagna la mia solitudine, il mio tempo.Come abbia fatto Tony a capire per me, a creare quel suono, quel movimento, quelle armonie, non lo saprò mai. Come abbia fatto, dal mio tormento, dal mio scontento a ricavare note così struggenti e trasformare il mio sguardo in linee melodiche in cui ora posso un po’ acquietarmi per aver riconosciuto me stessa, non so dire.

Ma invece forse mi ha ingannata, come fanno gli artisti o gli uomini con le donne; ti dicono che sei unica, che senza la tua bellezza non avrebbero raggiunto un punto tanto alto e non è propriamente vero.

Stabilire la verità di un rapporto non ha in fondo molto senso.

Lascio fluttuare il pensiero come una piuma nell’aria da lui a me; non mi ha mai lasciata sola, accompagnandomi per un sentiero silenzioso che si è animato d’ignoti suoni.

(Francesca Pirani)

 

 

THE ORCHESTRA

Vocals Francesca Fagioli, Anna Maria Di Marco
Lucilla Galeazzi, Eva Coen (2), Elle (3)
Oboe Davide Coppola (2, 16)
Percussions Massimo Carrano (4)
Piano, Samplers

& Conducting

Tony Carnevale (all tracks)
Violins Andrea Paoletti, Fabrizio Paoletti (2, 5, 8, 10, 12, 13, 14, 16, 17, 18, 21)
Cello Enrico Peluso (2, 10, 12, 13, 16, 17, 18, 21)

 

Mix: Piero Bravin, Tony Carnevale
Mastering: Piero Bravin, Tony Carnevale
Recording Studio: Artonica
Edizioni Musicali: DGP ENTERTAINMENT s.r.l.
Grafica e immagini: Claudia Bartoli

 

Tutti i brani sono stati composti, arrangiati, orchestrati, diretti e prodotti da Tony Carnevale

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