La produzione discografica indipendente

Prima del sodalizio con SOUNDTRACK Records, Tony Carnevale ha interamente realizzato, prodotto e pubblicato sette album: i primi due con l’etichetta ARTONICA, di cui Tony era direttore artistico. A questi hanno fatto seguito altri cinque album, quattro dei quali pubblicati da ARTONICA 96, di cui due come TC Open Project, e uno con la DGP Entertainment.

2009 – Dreaming A Human Symphony

Come a fare da contraltare ad un lavoro introspettivo come il precedente “Piano”, dopo il 2006 Tony si impegna nella scrittura di un’opera corale, destinata al teatro. Un sogno ad occhi aperti che ha coinvolto un numero enorme di artisti (circa ottanta), senza distinzioni di professionalità o fama, dagli allievi dei laboratori di formazione a musicisti di caratura internazionale.

Dreaming a Human Symphony (CD, Artonica 96) è la settima pubblicazione di Tony Carnevale, uscita nel 2009 e rimasterizzata nel 2013 nell’ambito del TC Open Project (vedi https://www.facebook.com/tcopenproject/).

Un lavoro ciclopico, che ha visto una sua prima uscita in pubblico nella presentazione tenutasi, sempre nel 2009, al Funnel di Roma, ma che avrà certamente ancora molto da dire nel futuro…

 

Sognare una Sinfonia Umana, un’umanità che possa stare in risonanza affettiva, vibrare insieme grazie alla forza del suono. E’ anche la ricerca di un “luogo”, non materiale ma metaforico, dove poter essere se stessi: vivere profondamente il rapporto interumano.”

(Tony Carnevale)

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2006 – Piano

Dopo un esperienza di energia così intensa come quella del live, Tony sente l’esigenza di un progetto più intimo. Una raccolta di brani nati in tempi diversi, e diversi contesti, ma accomunati da un carattere riflessivo. Tutte emozioni profonde e intense, ma raccontate “piano”.

Nasce così, nel 2006, il sesto lavoro dell’Artista che ufficializza l’esperienza del TC Open Project, “Piano (CD, Artonica 96).

 

“…piano” è una parola che significa tantissime cose, ma qui non c’è nessun piano nel senso di “pianismo”, niente che sia fine a se stesso; avevo solo voglia di offrire qualcosa, semplicemente, fuori da ogni ruolo e immagine professionale, sentendo solo le emozioni e pensando alla possibilità di emozionarsi di altri esseri umani…” 

(Tony Carnevale)

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2003 - Live Symphonic-Rock Concert

E’ la registrazione del concerto tenutosi al Frontiera Club di Roma nel 1996, al quale hanno preso parte tredici musicisti, tra i quali Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese del Banco. Era stato un evento troppo bello per restare estemporaneo: così, nel 2003, a seguito delle richieste dei partecipanti ai suoi Laboratori, Tony decide di fissarlo su disco e renderlo parte della sua storia discografica.

Nasce così “Live Symphonic-Rock Concert” (CD, Artonica 96), quinto album dell’artista.

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2002 - Una Bellezza Che Non Lascia Scampo

Nel 2002, la colonna sonora che Tony Carnevale ha composto, arrangiato, orchestrato, diretto, eseguito al pianoforte e prodotto, per il film “Una Bellezza Che Non Lascia Scampo”, di Francesca Pirani, diventa un album pubblicato su CD, per l’etichetta DGP ENTERTAINMENT Records.

“…Volevo la mia musica, ma non sapevo quale fosse; il suono interno che accompagna la mia solitudine, il mio tempo. Come abbia fatto Tony dal mio tormento, dal mio scontento, a ricavare note così struggenti e trasformare il mio sguardo in linee melodiche in cui ora posso un po’ acquietarmi per aver riconosciuto me stessa, non so dire. (…) Non mi ha mai lasciata sola, accompagnandomi per un sentiero silenzioso che si è animato di ignoti suoni.

(Francesca Pirani)

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1999 - III Movimento

Verso la fine degli anni novanta, si stavano consolidando esperienze nel campo della danza, grazie alla collaborazione con la coreografa Elisabetta Melchiorri (vedi colonne sonore).

 

L’unione tra la produzione musicale e quella delle colonne sonore, porta nel 1999 alla pubblicazione del nuovo lavoro discografico “III Movimento – A dance Opera for Rock Symphonic Orchestra” sotto forma di triplo CD, per raccogliere tutte opere che costituivano la colonna sonora dell’omonima opera coreografica realizzata con Elisabetta Melchiorri.

Unione, quindi: da un lato quella sonora, tra il movimento “invisibile” della ritmica moderna e quello dell’orchestra sinfonica con l’intento di dare vita ad un “sinfonismo moderno”, sorretto da una struttura compositiva rigorosa e di carattere contrappuntistico, che tiene conto, tuttavia, delle personalità degli esecutori; dall’altro, il movimento “visibile” dei corpi, materiali rappresentazioni dell’invisibile movimento del pensiero creativo umano.

 

In questo lavoro, ritorna il confronto di Tony con la tradizione classica, con l’elaborazione dei “Quadri Di Un’Esposizione” di M. Musorgskij, terza traccia dell’album. L’opera è stata anche riconosciuta dalla SIAE come semioriginale (Carnevale-Musorgskij).

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1995 - La Vita Che Grida

Il secondo album di Tony Carnevale matura in diversi anni: da un lato proseguendo la medesima ricerca, dall’altro passando da una visione solistica a una collettiva che ne caratterizzerà la produzione a lungo, attraverso la costruzione di una rete di relazioni con importanti musicisti.

Un’importante occasione si presenta il 22 Aprile 1993con la partecipazione al concerto “Progressivamente” tenutosi al Castello di Roma, nel quale si esibì anche il “Banco del Mutuo Soccorso”, con una formazione che comprendeva tre dei componenti del Gruppo (Di Giacomo, Maltese, Calderoni).

Questo suggellò l’avvio di quella che sarebbe stata una lunga collaborazione di Tony con il cantante Francesco Di Giacomo e il chitarrista Rodolfo Maltese.

 

Mai avrei potuto pensare che le coincidenze della vita mi avrebbero portato a lavorare insieme a quei mitici musicisti che avevano fatto da colonna sonora alla mia prima estate da adolescente innamorato

(Tony Carnevale)

 

In quel periodo, nei concerti, oltre a Francesco e Rodolfo, si alternano senza soluzione di continuità: alla batteria Pierluigi Calderoni (Banco) e Fabrizio Fratepietro, al basso, Pippo Matino e Fabio Fochesato, al sax Giancarlo Maurino, alle percussioni Riccardo Cascino, alla chitarra Rudy Costa e, come vocalist,  Daniela Soraci. Nello stesso anno Tony si esibisce con la propria band nei concerti: “Frammenti – percorsi sonori non omologabili” a Castel S. Angelo e al Big Mama di Roma, dove ha modo di sviluppare le sue composizioni e gli arrangiamenti, dirigendo il gruppo strumentale, suonando inoltre pianoforte e tastiere.

 

Il disco “La Vita Che Grida” (CD, Artonica) esce quindi nel 1995 e la sua title track viene pubblicata nel fascicolo 6 dal titolo: “Alla ricerca del nuovo: il rock progressivo (CD La Repubblica/EMI Italiana), della collana “L’Italia del rock”, che arriva a vendere circa 120.000 copie.

Nel 1995 il secondo brano “Fuoco E Ferro” entra nella compilation della rivista “Thunder Ermitage” “Tuono” (CD THN 0130-2)

Nello stesso anno e nel successivo, Tony porta in concerto i brani del nuovo disco, alla Mostra d’Oltremare di Napoli, per la manifestazione “Musa Musica” (1995), a Grosseto – per Lega Ambiente –  e al Frontiera di Roma per l’evento “Concerto grosso” (1996), poi replicato all’Alpheus e al Big Mama.

 

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1990 - Risonanze

Il primo progetto solista di Tony Carnevale nasce da una ricerca sulla dimensione artistica che l’artista svolge sin dal 1986. Nel 1989 una prima occasione si presenta grazie a una mostra di pittura alla Sala Congressi Hotel Princess di Roma, dell’artista Roberta Demuro dal titolo “Risonanze: Inconscio, Musica, Pittura”.

La mostra era accompagnata dalla proiezione di un video, realizzato con riprese in movimento dei quadri esposti, sincronizzata sulle musiche di Tony, che aveva anche curato la regia dell’evento. E’ stata l’occasione per raccogliere le composizioni, da lui interamente arrangiate, orchestrate, eseguite al pianoforte e alle tastiere, per avviare un progetto totalmente realizzato sotto la propria direzione artistica e produzione musicale indipendente.

Nel 1991, nasce così “Risonanze” (CD, Artonica), che esce in abbinamento ad un libro contenente foto di opere pittoriche di Roberta Demuro e scritti poetici di diverse autrici.

 

 

 

Risonanze è stato inserito nella “Enciclopedia do Rock Progressivo” pubblicata in Brasile ed ha ricevuto un notevole gradimento da parte del pubblico appassionato di Progressive, pur essendo un lavoro pensato per orchestra sinfonica moderna.

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